IL COMANDANTE MANUEL MARULANDA VELEZ E' MORTO.
Ma morire per il popolo e con il popolo è vivere per sempre.
Il 26 marzo 2008 è morto per un infarto Manuel Marulanda Velez, fondatore delle FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionaries de Colombia - Ejercito del Pueblo). E' una perdita immensa che si aggiunge a quelle recenti di Raul Reyes (assassinato in Equador dai macellai di Uribe con l'appoggio degli USA) e di Ivan Rios (venduto agli americani da alcuni traditori).
Tutti i giornali del mondo si affannano a descrivere le FARC come un’organizzazione ormai allo sbando con interi settori della guerriglia e dei prigionieri politici pronti a trattare la liberazione della prigioniera Ingrid Betancourt e la cattura di altri militanti in cambio della propria incolumità.
In una organizzazione rivoluzionaria il pericolo di tradimento è sempre presente.
La lotta guerrigliera e rivoluzionaria è una lotta dura in cui sono tanti i momenti in cui si è costretti ad interrogare sé stessi. Le difficoltà, le rinunce, la paura sono sentimenti umani che si vincono solo attraverso la convinzione più profonda e con il più profondo spirito di sacrificio.
Impegnare la propria intera esistenza, come Marulanda, nella lotta per il popolo e con il popolo, per la libertà, la sovranità, il diritto ad una esistenza migliore è certamente un sacrificio, un impegno enorme che però ogni rivoluzionario spende con gioia nella certezza di essere parte di un grande processo di emancipazione universale dell’uomo, dallo stato della necessità allo stato della libertà.
Molte volte le FARC sono state date per spacciate ed invece, da 44 anni, continuano a portare avanti la propria battaglia contro nemici potentissimi come lo stato e le organizzazioni paramilitari colombiane collusi con i narco-trafficanti, contro le truppe speciali nord-americane armate e finanziate da Washington per sconfiggere la più longeva guerriglia del mondo... Le forze contro-rivoluzionarie che operano in Colombia sono ostenute da investimenti economico e militari straordinari come solo in pochi paesi è avvenuto. Non c'è da meravigliarsi. La lotta rivoluzionaria delle FARC-EP è stata un punto di riferimenti in tutta l'America Latina e nel mondo, dimostrando che nessun nemico è invincibile quando si lotta assieme al popolo. Anche stavolta le FARC resisteranno e la lotta proseguirà.
La perdita di un leader come Marulanda che può essere a buon titolo posto tra i grandi lottatori sociali latino-americani come Bolivar, Martì, Sandino, Guevara... è un perdita dura, sul piano umano oltre che sul piano politico.
Ma tutti noi siamo mortali. E anche Manuel Marulanda Velez, dopo 60 anni di lotta, ci ha lasciato; morto nel corpo, ma vivo nel prosieguo della lotta che del suo insegnamento di vita farà tesoro. Un saluto fraterno alle Forze Armate Rivoluzionare della Colombia – Esercito del Popolo.
Un saluto a Manuel Marulanda Velez, comandante rivoluzionario. Morire per il popolo è vivere per sempre.
Tutti i giornali del mondo si affannano a descrivere le FARC come un’organizzazione ormai allo sbando con interi settori della guerriglia e dei prigionieri politici pronti a trattare la liberazione della prigioniera Ingrid Betancourt e la cattura di altri militanti in cambio della propria incolumità.
In una organizzazione rivoluzionaria il pericolo di tradimento è sempre presente.
La lotta guerrigliera e rivoluzionaria è una lotta dura in cui sono tanti i momenti in cui si è costretti ad interrogare sé stessi. Le difficoltà, le rinunce, la paura sono sentimenti umani che si vincono solo attraverso la convinzione più profonda e con il più profondo spirito di sacrificio.
Impegnare la propria intera esistenza, come Marulanda, nella lotta per il popolo e con il popolo, per la libertà, la sovranità, il diritto ad una esistenza migliore è certamente un sacrificio, un impegno enorme che però ogni rivoluzionario spende con gioia nella certezza di essere parte di un grande processo di emancipazione universale dell’uomo, dallo stato della necessità allo stato della libertà.
Molte volte le FARC sono state date per spacciate ed invece, da 44 anni, continuano a portare avanti la propria battaglia contro nemici potentissimi come lo stato e le organizzazioni paramilitari colombiane collusi con i narco-trafficanti, contro le truppe speciali nord-americane armate e finanziate da Washington per sconfiggere la più longeva guerriglia del mondo... Le forze contro-rivoluzionarie che operano in Colombia sono ostenute da investimenti economico e militari straordinari come solo in pochi paesi è avvenuto. Non c'è da meravigliarsi. La lotta rivoluzionaria delle FARC-EP è stata un punto di riferimenti in tutta l'America Latina e nel mondo, dimostrando che nessun nemico è invincibile quando si lotta assieme al popolo. Anche stavolta le FARC resisteranno e la lotta proseguirà.
La perdita di un leader come Marulanda che può essere a buon titolo posto tra i grandi lottatori sociali latino-americani come Bolivar, Martì, Sandino, Guevara... è un perdita dura, sul piano umano oltre che sul piano politico.
Ma tutti noi siamo mortali. E anche Manuel Marulanda Velez, dopo 60 anni di lotta, ci ha lasciato; morto nel corpo, ma vivo nel prosieguo della lotta che del suo insegnamento di vita farà tesoro. Un saluto fraterno alle Forze Armate Rivoluzionare della Colombia – Esercito del Popolo.
Un saluto a Manuel Marulanda Velez, comandante rivoluzionario. Morire per il popolo è vivere per sempre.
Italia, maggio 2008
Laboratorio Marxista
Compagne e compagni veneti per un’organizzazione politica marxista
Compagne e compagni veneti per un’organizzazione politica marxista